L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla di ennesimo tentativo andato a vuoto dalla famiglia Tuttolomondo, che adesso potrà appellarsi solo al Coni per poter sperare di iscrivere l’U.S. Città di Palermo in Serie B. Le speranze sono quasi inesistenti. Ieri il presidente della Figc, Gabriele Gravina, aveva annunciato intorno alle 15 la morte del club rosanero: «È stato escluso il Palermo ed è stato riammesso il Venezia, abbiamo provveduto alla riammissione di tre società e due ripescaggi in Serie C. Aver definito già adesso l’organico dei campionati, per la prima volta nella storia così in anticipo,è un evidente vantaggio che ci dà la forza di poter aspirare a un’estate abbastanza tranquilla». L’iter giudiziario in sede sportiva però, non è ancora terminato. Il Palermo presenterà l’ennesimo ricorso presso il Collegio di garanzia dello sport del Coni. I legali della società possono fare appello d’urgenza – si legge -, tentando l’ultima spiaggia per ribaltare una situazione già delineata. La giustizia ordinaria invece, potrebbe far ottenere un risarcimento alla società. Da monitorare la situazione relativa all’istanza di fallimento che potrebbe arrivare, visto che Procura e giocatori stanno lavorando per presentarne addirittura due presso il Tribunale di Palermo.