Gds: “I tifosi più appassionati sono quelli delle città più piccole. A Palermo solo un palermitano su 36 va allo stadio”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle presenze allo stadio in serie B in rapporto con gli abitanti delle singole città.
Si fa presto a dire grande tifoseria. Un po’ per gioco (ma fino a un certo punto) siamo andati a contare gli spettatori sugli spalti del campionato di Serie B. Un campionato che sciorina grandi capoluoghi come Palermo e Genova e piccoli centri come Cittadella e Ascoli. In competizione tra loro non solo in campo ma anche nella classifica delle presenze. Ma abbiamo fatto un discorso diverso, rapportando le presenze medie del-le venti squadre di B con la popola-zione delle rispettive città, o cittadine che dir si voglia. E quel che viene fuori è un dato fortemente in controtendenza con gli slogan in voga, un dato che premia fortemente la passione dei centri più piccoli.
Non ci sono dubbi che Bari (25.500 presenze di media),Genoa (24362)e Palermo ( 18.697) in termini assoluti sovrastano tutte le altre squadre. Ma il rapporto tra presenze medie e abitanti dice, come abbiamo accennato, cose ben diverse. Genoa e Palermo pagano i problemi delle grandi città, dove per le distanze vedere la partita in tv è più comodo. Scontano anche il disagio di stadi affascinanti e pieni di storia ma con servizi obsoleti. Il Genoa in questa classifica è al 15° posto. Ha una media di 24.362 spettatori ma la sua popolazione è di 583.601 abitanti. Con un rap-porto di uno a 23. Palermo va ancora peggio. Con 18.697 spettatori di media e una popolazione di 673.735 abitanti. l numeri dicono che un palermitano su 36 va a Barbera. E sappiamo bene che il pubblico rosanero è molto volubile: oltre lo «zoccolo duro» degli ultras c’è un popolo che oscilla in base ai risultati.