L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla battaglia dei governatori delle regioni contro la riapertura delle scuole.
Il Governo tira dritto sulla scuola ma dal territorio, a 24 ore dal rientro in classe, si susseguono iniziative e appelli per un cambio di strategia, per un sostanziale rinvio delle lezioni in presenza. In una sorta di battaglia a distanza, Esecutivo e amministratori locali ribadiscono le proprie posizioni in una giornata in cui il numero dei contagi torna a sfiorare quota 200 mila.
Un muro contro muro in cui le Regioni, come afferma il governatore della Puglia, Emiliano, hanno chiesto «invano» a palazzo Chigi uno slittamento. E il presidente del Veneto Zaia torna a chiedere un intervento del Cts perché, a suo dire, si rischia «una falsa riapertura» in uno scenario «da calvario» fatto di assenze e quarantene. Ma il ministro Bianchi, col sostegno del governo tutto, va avanti e ha incontrato i sindacati per illustrare le nuove misure emanate dal Consiglio dei Ministri: un confronto però che a detta delle organizzazioni di categoria non ha sciolto i nodi.
Dal canto suo, in Campania, il governatore De Luca si appella alle «circostanze di eccezionale e straordinaria necessità» nell’ordinanza con cui ha disposto fino al 29 gennaio il ricorso alla dad per le scuole medie, elementari e dell’infanzia. Una fuga in avanti che il Governo tenta di stoppare con una impugnativa mentre il Tar ha chiesto alla Regione di presentare ulteriori documenti. La Sicilia, intanto, fa slittare di tre giorni il rientro e c’è chi annuncia, come il Trentino, che non applicherà le nuove norme sulla quarantena a scuola e sul super pass per i trasporti.