Gds: “I falsari del Covid. L’ira del sindaco Orlando sul papocchio “Spero non sia vero, sennò è un genocidio”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le parole del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in merito alla bufera nella sanità siciliana:
«Ho sempre ripetuto che la classificazione dei territori in base ai colori non andava e non va considerata come un concorso a premi né, tanto meno, una partita a poker dove bluffare per vincere di più – dice ora il sindaco – La zona rossa, soprattutto se il Governo regionale e nazionale intervengono con i giusti ristori e sostegni alle imprese e alle famiglie, è lo strumento per salvare vite umane. Più volte, fino a pochi giorni fa ho sollecitato e richiesto che fossero forniti ai sindaci e ai cittadini dati corretti, costanti e scientificamente validi. Ancora oggi, però, i sindaci hanno dati contrastanti, incerti e non conoscono i dati sullo stato di occupazione dei posti letto. Per tutto questo il Comune si costituirà Parte Civile in questo procedimento giudiziario, visto che proprio sui dati si sono basate molte scelte e provvedimenti amministrativi in questi mesi».
«Pare che abbiano detto «evitiamo che Orlando conosca i dati», si vergognino perché i dati non li danno al sindaco ma ai siciliani che muoiono. Mi auguro che le accuse siano infondate, è talmente grave che parlerei di un genocidio. Si tratta di una irresponsabilità assassina di dire «siamo gialli» per evitare brutte figure: si vergognino. In Sicilia ci siamo ridotti a parlare di come riuscire a sopravvivere. Da ottobre parlavamo di dati poco chiari, ho chiesto di avere dati certi e minacciato di chiudere le scuole. Ho ricevuto rassicurazioni su controlli rigorosi con dati certi, ma i dati non sono mai stati forniti».