L’edizione odierna del giornale di Sicilia torna a parlare della questione relativa all’ex U.S Città di Palermo di proprietà di Arkus Network e degli ultimi risvolti giudiziari. Ecco quanto si legge:
“Il Palermo non muore mai. Ma qui non si parla di calcio e di indomite prestazioni sportive, bensì della società che fu di Zamparini e poi di Tuttolomondo: esiste ancora, anche se in pratica è più che dissolto, e i giocatori che militarono in Serie B, nell’ultima, disgraziatissima stagione della società poi naufragata, chiedono l’aiuto dei giudici fallimentari. Vogliono cioè che le somme che la Lega deve al vecchio club, circa cinque milioni, vengano prioritariamente destinate a pagare i loro stipendi. E poiché i soldi erano già stati pignorati da altri creditori della società a guida Arkus Network, Nestorovski e compagni hanno ottenuto che la sezione fallimentare del tribunale di Palermo discutesse ieri un procedimento cautelare, per consentire loro, in quanto lavoratori e creditori privilegiati, di scavalcare gli altri «pretendenti». Questo perché le somme di cui si parla, i cinque milioni dovuti dalla Lega, sono certi e non volatili come gli impegni assunti da chi non aveva un centesimo da impiegare per i colori rosanero. E però si era impegnato, continuando a presentare ricorsi anche quando quel Palermo di fatto non esisteva più. Il collegio presieduto da Gabriella Giammona, che si sta occupando della seconda istanza fallimentare presentata dalla Procura di Palermo (dopo quella respinta tra le polemiche a marzo 2018), deciderà nei prossimi giorni su questo singolo aspetto e sulle richieste dei giocatori, che non furono più pagati a partire dallo stipendio di marzo”.