L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle parole di Gardini nel corso del bilancio di fine stagione pubblicato ieri dal club rosanero.
«L’obiettivo della stagione 24-25, così come la vita di ognuno di noi, è quello di migliorarci. Questo vuol dire che dovremo essere ancora più competitivi per la promozione in Serie A». Queste sono le parole di Giovanni Gardini, amministratore delegato del Palermo, che ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa e delineato i programmi per l’anno che verrà sul sito ufficiale del club. Gardini sottolinea che la promozione in Serie A è nei progetti e nelle ambizioni della società rosanero, ma raggiungere determinati traguardi richiede che tutte le componenti funzionino nel migliore dei modi. «Noi riusciremo ad andare in Serie A nel momento in cui saremo in grado di gestire positivamente il momento negativo. Se non siamo in grado di gestirlo o ci facciamo travolgere dalla pressione e dalla negatività, non andiamo da nessuna parte. Riuscire ad avere una regolarità nel campionato è fondamentale in Serie B», ha aggiunto l’ad.
Nonostante i troppi alti e bassi del campionato appena trascorso, Gardini ritiene che l’obiettivo iniziale sia stato comunque centrato: «Abbiamo cominciato la stagione con l’obiettivo di essere competitivi per la Serie A e ci siamo arrivati vicini, perché abbiamo giocato una semifinale, persa contro una squadra che poi è andata in Serie A e che ha meritato ampiamente la promozione. Credo che ogni stagione lasci dei rimpianti, ma la cosa importante è che riteniamo di aver fatto un passo in avanti rispetto alla stagione precedente».
Per progredire ulteriormente, è stato necessario il cambio dell’area tecnica, con De Sanctis come nuovo direttore sportivo e Dionisi come nuovo allenatore. Gardini ha voluto ringraziare chi li ha preceduti: «Rinaudo è stato di supporto in questi due anni, ha fatto un ottimo lavoro ma a un certo punto siamo chiamati a fare delle scelte e riteniamo di dover cambiare. Vogliamo ringraziare anche Mignani, insieme al suo staff, perché in poche settimane è riuscito a farsi apprezzare sia come allenatore che come persona».
Sui nuovi arrivi, Gardini ha detto: «De Sanctis è un giovane direttore sportivo con una vasta esperienza come calciatore internazionale, che ha una grande conoscenza del calcio e si adatta alle nostre caratteristiche. Dopo aver scelto il direttore sportivo, la seconda figura importante era quella dell’allenatore e abbiamo individuato in Dionisi la persona che ci dovrà condurre in questo viaggio che riteniamo possa essere molto speciale».
Gardini ha anche parlato della questione legata a Brunori, che aveva creato polemiche nel post gara con il Venezia: «Quando ha detto che ci è mancato l’equilibrio intendeva dire che dobbiamo essere un gruppo unito. Dobbiamo trasformare la pressione in energia e forza per l’ottenimento di un traguardo che tutti vogliamo raggiungere. Però per far questo abbiamo bisogno di essere coesi e di lavorare in un’unica direzione».
Infine, Gardini ha menzionato il nuovo centro sportivo e la situazione dello stadio: «Il nuovo centro sportivo è del Palermo e lo sarà per sempre. Lo stadio, dal punto di vista strutturale, vive una situazione di degrado non adeguata agli standard che vogliamo avere. C’è bisogno di tempo, investimenti e di una concessione di lunga durata con l’amministrazione comunale. Tra le 40 squadre di Serie A e B, siamo in top ten per numero di tifosi allo stadio. Una menzione speciale va a chi ci segue in trasferta, ovunque, colorando di rosanero i settori ospiti e facendo registrare continui sold-out. Questo non è solo motivo di soddisfazione, ma anche e soprattutto di responsabilità».