L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sull’appello dei fuorisede al governatore siciliano Musumeci. Hanno postato i loro video sui social. Raccontano di essere fuorisede. Vivono a Ferrara, a Milano, Torino, Bologna. Alcuni hanno perso il lavoro. Altri raccontano che i genitori – lavoratori autonomi – non possono sostenerli perché a loro volta vittime delle difficoltà economiche causate dalla pandemia. Con un gruppo Telegram stanno cercando di far sentire la loro voce. Chiedono un «protocollo di emergenza» un rientro in sicurezza, voli ad hoc. «Restare a casa è un dovere, ma tornare a casa è un diritto», affermano. «Il tema del ricongiungimento familiare per stato di necessità» scrive in una nota l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, «è previsto e non necessita di alcuna autorizzazione nuova. Tuttavia, nelle prossime ore, valuteremo provvedimenti finalizzati a favorire il rientro dei fuorisede, che già oggi possono fare accesso nell’Isola, per come previsto dalla disciplina del ricongiungimento familiare. Dovremmo evitare su questi temi polemiche speciose – aggiunge Razza -. È facile dire “facciamo entrare tutti”, ma esistono ancora oggi regioni con contagi di molte migliaia di persone, quindi serve gradualità e prudenza». Da oggi intanto il traffico regionale di Trenitalia quasi raddoppia: i treni disponibili passeranno da circa 2.000 a 3.800 in Italia. La novità è in linea con le disposizioni sugli spostamenti previste per la «Fase 2», per cui la società aumenterà l’offerta di collegamenti, in accordo con le Regioni che sono committenti del servizio. Aumenta quindi il numero previsto di passeggeri ma non ci sarà a quanto pare un esodo.