L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Frosinone promosso in A e sul rischio che adesso si rilassi in queste ultime partite, in particolar modo domani contro il Pisa.
Il primo verdetto della Serie B è arrivato: la promozione in A del Frosinone, che a tre turni dal termine ha accumulato dieci punti di vantaggio sulla terza, ovvero il Bari. Una promozione chiara ma che pochi avevano previsto alla vigilia del campionato. Il Frosinone lo scorso anno non ha neppure disputato i play-off, per blasone e disponibilità finanziarie è molto lontano da «big» come Genoa, Parma, Cagliari e dallo stesso Palermo.
La festa di lunedì sera allo Stirpe ci ha riportati indietro nel tempo, a quella triste serata del 16 giugno 2018; anche quel giorno i fans ciociari si riversarono in campo per festeggiare la loro seconda promozione in A, dopo avere superato il Palermo col risultato di 2-0 nell’ultimo spareggio. Se quella fu una promozione «sporcata» da chi nel finale di gara lanciò dalla panchina i palloni in campo per ostacolare gli attacchi dei rosa (che all’andata avevano vinto col risultato di 2-1), dalla decisione dell’arbitro La Penna che prima assegnò e poi accerchiato minacciosamente dai giocatori di casa – negò un rigore al Palermo, questa promozione del Frosinone è stata netta e meritata.
Il Frosinone dunque promosso in A senza grandi spese, con giocatori giovani e quasi tutti italiani. Trionfo meritato ma non è ancora finita. C’è da difendere il primo posto dall’attacco del Genoa ma c’è da garantire la regolarità del campionato. Perché in queste ultime tre giornate, con la promozione ormai in tasca, la squadra di Grosso dovrà affrontare due squadre impegnate nella lotta per i play-off. La gara che ci interessa di più è quella di domani a Pisa, contro una diretta avversaria del Palermo. I ciociari saranno in vacanza? Fa sperare che nel turno successivo avranno lo scontro diretto col Genoa e non vorranno rinunciare alla soddisfazione del primo posto nella classifica finale. Infine giocheranno a Terni. Insomma tre giornate per difendere il primato e per chiudere la stagione senza «macchie».