L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sull’udienza del 22 luglio, relativa alla vicenda Frosinone-Palermo. In quella data potrebbe esserci un nuovo Palermo, ma lo “spirito” del vecchio continuerà a lottare nelle aule della giustizia sportiva per chiedere la non omologazione o lo 0-3 a tavolino della finale play-off 2018 contro il Frosinone. L’udienza a sezioni unite si terrà tra due settimane a Roma, su disposizione di Franco Frattini, presidente del Collegio di Garanzia del CONI, unico organo a riconoscere parzialmente le ragioni del Palermo, specificando come la situazione «cristallizzata» dei campionati rendesse impossibile una penalizzazione in termini di punti o di omologazione del risultato ai danni del Frosinone. I ciociari alla fine sono stati sanzionati con due partite da giocare in campo neutro e a porte chiuse, oltre che con un’ammenda complessiva pari a 50 mila euro. Il club di viale del Fante ha ipotizzato un indennizzo «tra i 40 e 60 milioni di euro» da riconoscere alla società una volta accertate le responsabilità del Frosinone.