L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Benevento prossimo avversario del Palermo nella gara in programma sabato al Barbera.
Dopo il Venezia ecco un altro avversario che tutto poteva immaginare sulla propria stagione, tranne di trovarsi ultimo in classifica e con un clima rovente attorno a sé. Il Benevento arriva al Barbera con la consapevolezza che una sconfitta significherebbe quasi certamente Serie C: per una squadra che due anni fa vinceva 1-0 in casa della Juventus e che si era preparata al campionato in corso con una serie di investimenti importanti sarebbe il canto del cigno di un percorso partito male, sviluppatosi peggio e divenuto terribile nelle ultime settimane.
Il capitolo più recente del dramma è, dopo il pari con la Reggina e il nuovo infortunio di capitan Letizia (le sue possibilità di esserci al Barbera sono ridotte al lumicino, più speranze per Schiattarella e Paleari), il cambio dei vertici dello staff medico. L’allontanamento di una figura di primo piano della società, sia imposto dall’alto che volontario, è una triste abitudine di questo campionato: alla 6* giornata è saltata la panchina di Caserta, tra i principali artefici dell’arrivo in semifinale play-off nel 2021-22 ma con un avvio da 7 punti in sei partite; al suo posto Cannavaro, alla prima esperienza da allenatore in Italia, ma anche per lui la polveriera non è tardata ad arrivare e, dopo una richiesta di dimissioni respinta a fine ottobre, l’avventura sannita si è conclusa con l’esonero dopo l’1-2 con il Venezia a inizio febbraio.
Insieme a lui è caduta un’altra testa importante, quella del direttore sportivo Foggia, arrivato a Benevento nel 2017; il terzo a essere scelto per la panchina è stato Stellone, ma anche lui dopo un solo successo in nove gare (1-0 al Brescia, unica affermazione nel girone di ritorno) ha rassegnato le dimissioni; per salvare il salvabile il presidente Oreste Vigorito si è affidato ad Agostinelli, che ha esordito fermando sull’1-1 la Reggina.