PALERMO

Gds: “Errori e bomber a secco. Al Palermo mancano i gol”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e la carenza di gol da parte dei bomber.

Gol mangiati, pause prolungate, musi lunghi e reazioni effimere: se dopo dodici giornate l’attacco del Palermo ancora fatica a decollare, con problemi sia tra le punte che tra gli esterni, è evidente che qualcosa non funziona. I giocatori sono in campo, ma il modulo e le scelte di mercato non dipendono da loro; i fischi del Barbera alla fine della gara, soprattutto dopo la sconfitta contro il Cittadella, sembrano essere la naturale conseguenza di queste valutazioni.

Il Palermo, infatti, non è riuscito a segnare né contro il Mantova né contro il Cittadella, squadre che certo non brillano per solidità difensiva. È un segnale preoccupante in ottica promozione: Dionisi ha ribadito nel postpartita che nulla è perduto, ma la distanza dal Pisa capolista (-11) e il solo +3 sulla zona play-out iniziano a pesare. Il distacco di soli 2 punti dal quarto posto, occupato da Cesena e Cremonese, è poca consolazione quando la fase offensiva è così inefficace.

Con una media di un gol a partita e soli tre gol segnati nelle cinque gare casalinghe, il Palermo non sembra all’altezza delle ambizioni di promozione. In estate, per risolvere le lacune offensive, si è deciso di operare una rivoluzione in attacco: fuori Soleri, idolo dei tifosi ma con pochi gol, dentro Henry, attaccante fisicamente imponente ma reduce da un grave infortunio; fuori anche Mancuso e dentro Le Douaron, “mister 4 milioni”, che ha scelto Palermo rinunciando alla Champions con il Brest. Ma i due nuovi innesti hanno finora portato in dote solo due gol, entrambi segnati dall’ex Verona. Henry si è dimostrato generoso in campo, ma la tifoseria, desiderosa di spettacolo, ha risposto con scarsa partecipazione: il Barbera domenica era mezzo vuoto. Anche Le Douaron, nonostante un investimento importante, non ha ancora inciso come sperato.

Il caso più eclatante riguarda il capitano Brunori, rimasto a Palermo nonostante l’estate di dichiarazioni d’amore, ma finora poco incisivo. Con solo un rigore trasformato contro la Juve Stabia, è apparso spesso fuori dal gioco di Dionisi, finendo per perdere il posto a vantaggio di Henry. Quello che inizialmente sembrava poter riaccendere il suo spirito, oggi mostra un giocatore poco coinvolto e mai realmente pericoloso.

Gli esterni, Insigne, Di Francesco e Di Mariano, hanno finora offerto pochi gol. Confermati nonostante le sole sette reti realizzate complessivamente nella stagione 2023/24, i loro contributi sono rimasti limitati, evidenziando le difficoltà offensive complessive della squadra. A Mantova, il Palermo ha faticato nel primo tempo e spinto nel secondo; contro il Cittadella, lo stesso copione si è ripetuto a ruoli invertiti, con il finale a favore degli avversari.

Dionisi dovrà riflettere a lungo su questi problemi: il suo 4-3-3 è un marchio di fabbrica, ma finora non ha portato i risultati sperati, e in campionato il Palermo sta andando peggio rispetto all’anno scorso.

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Redazione Ilovepalermocalcio