L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla della situazione legata al Coronavirus a Palermo. Sul mercato ortofrutticolo nessuna schiarita. Anzi, s’addensano ombre. Al momento rimane chiuso. E anche lunedì avrà i cancelli sbarrati. E così sarà fino a quando non si troverà il modo per contenere l’orda quotidiana che ogni mattina tenta di forzare gli ingressi – scrive il quotidiano -. Il Comune ha inviato una richiesta di convocare il comitato per l’ordine e la sicurezza chiedendo che siano le forze dell’ordine a presidiare gli accessi per garantire il rispetto della norma. È evidente che Palazzo delle Aquile, con le sue sole forze, non ce la fa. Soprattutto con una questione ancora aperta come il ruolo della polizia municipale rispetto al loro impegno nel fare osservare il decreto del governo per il contenimento del contagio. La riapertura della struttura di via Montepellegrino fissata per martedì sicuramente è appesa a un filo sottilissimo. Ieri, ancora una volta, nella giornata che era destinata solamente alle attività di scarico della merce dai Tir e alle vendite a domicilio da parte dei commissionari, un nugolo di piccoli dettaglianti e persone che vivono con piccoli commerci di ortofrutta ha creato assembramento, vietato dalle norme di contenimento del Coronavirus. Polizia, carabinieri, vigili urbani. Non c’è stato verso di evitarlo. Immagini che hanno anche creato una polemica a distanza fra il leader della Lega, Matteo Salvini, e il sindaco, Leoluca Orlando. Ma andiamo con ordine. In via Montepellegrino non si riescono a fare rispettare le regole che impongono una distanza interpersonale di almeno un metro. Commercianti chiedono di potere entrare, ma ancora non è stato trovato il modo di organizzare bene la presenza dentro gli stand delle persone senza rischi per la salute. E così si sono creati capannelli. Persone senza mascherina in volto, una accanto all’altra. A fatica si è riusciti a fare comprendere che il mercato era chiuso. Ottavio Zacco, presidente della commissione Attività produttive, spiega che «non è semplice contingentare l’ingresso di circa 3000 persone in una fascia oraria limitata». Per questo ha suggerito al sindaci di aprire «tutti i giorni e per l’intera giornata, coadiuvando al personale già in servizio l’impiego delle forze dell’ordine che dovrebbero coordinare le attività di accesso al mercato per un periodo non inferiore a 10 giorni». Anche perché la questione non riguarda solamente la sopravvivenza dei mercatari, ma se si dovesse mantenere lo status quo si rischia di non riuscire a rifornire la città di merce fresca che molto dipende dalle forniture dell’ortofrutticolo. Le foto di ieri dei cancelli dell’ortofrutticolo presidiati dalla folla sono state utilizzate da Matteo Salvini per sferrare un attacco al primo cittadino utilizzando un tweet. «Mentre l’Italia soffre e si ferma – scrive il capo leghista – il mercato ortofrutticolo di Palermo non chiude. Il tutto sotto il naso del sindaco Orlando, famoso per difendere immigrati e ong. Così si mette a rischio non solo la città ma tutto il Paese». Non tarda ad arrivare la risposta di Orlando: «Il tempo delle citofonate e del Papeete è finito! Lo sciacallo Salvini si vergogni di continuare a diffondere fake-news da campagna elettorale o faccia le dovute verifiche prima di affidarsi alle incaute delazioni dei suoi consiglieri comunali». E ha ricordato che «il mercato è attualmente chiuso». I consiglieri leghisti chiamati in causa rimbrottano il primo cittadino: «Piuttosto che prendersela con Salvini Orlando dovrebbe documentarsi bene su quanto accaduto» hanno risposto Igor Gelarda, Marianna Caronia, Elio Ficarra e Alessandro Anello.