Gds: “Emergenza Coronavirus. Ecco cosa succede nelle altre città siciliane. A Messina matrimonio con invitati da Cologno Monzese”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione delle città siciliane nel bel mezzo dell’emergenza Coronavirus. A Palermo i negozi del centro e dei grandi magazzini sono vuoti, mercati con poche persone. «Prima incassavo 20 mila euro a settimana – lamenta il titolare di un’agenzia di viaggi – la settimana scorsa ho incassato 1500 euro. Devo mettere in cassa integrazione i dipendenti». Il bus che vengono dall’aeroporto sono quasi tutti vuoti. Nei mercati popolari i fruttivendoli e i macellai allargano le braccia: «Non vendiamo…». A Trapani non si registrano resse nei supermercati, ma i commerciati sono preoccupati. Ad Agrigento è corsa ai supermercati con cittadini armati di carrello. La procura di Sciacca ha aperto un’ inchiesta per concorso colposo in epidemia a carico di un cittadino che avrebbe commesso una grave violazione delle normative disposte. E c’è apprensione per un caso sospetto su un aereo decollato da Palermo e atterrato all’aeroporto di Lampedusa. I passeggeri sono stati messi in quarantena. A Enna code nelle farmacie. Nei bar di Caltanissetta si entra tre per volta e al mercato non c’è anima viva. Molti ristoranti si stanno attrezzando per le consegne a domicilio. A Messina negozi chiusi e poca gente in giro. All’Università, si è svolta la prima seduta di laurea on line che ha visto protagonisti sette studenti del corso in Tecnico delle prevenzione ambiente e luoghi di lavoro. È diventato un caso un matrimonio celebrato in città, al quale avrebbe preso parte invitati provenienti da Cologno Monzese. Serviva denunciarne la presenza. A Capo d’Orlando, è stato sospeso il pagamento della Tari e delle bollette dell’acqua 2020. A Catania è un giorno feriale, ma sembra festivo. Gli accessi ai locali sono regolamentati per cercare di garantire la «distanza di sicurezza» anche dentro. «Dentro una rosticceria – spiega il titolare – è complicata, non riusciremo a sopravvivere, anche perché il nostro non è un prodotto a lunga conservazione, va mangiato caldo subito. Speriamo nella nostra Sant’Agata, soltanto lei ci può salvare…». A Trecastagni, i carabinieri hanno denunciato un’insegnante e la titolare di una scuola da ballo che, in barba al decreto, svolgeva regolarmente la lezione a due bambine. A Siracusa, il centro storico di Ortigia solitamente affollato da turisti è vuoto. I supermercati non sono stati presi d’assalto (le tabaccherie sì), ma ci sono code dovute agli ingressi contingentati. Molti locali sono chiusi, ma optano per le consegne a domicilio. Il Comune con FederFarma ha predisposto il servizio gratuito di consegna a domicilio dei farmaci per anziani e malati. Accorato l’appello del sindaco Francesco Italia: «Siracusa è pronta ad accogliere questa nuova sfida. Ciascuno di noi farà la propria parte; con orgoglio, fiducia e senso del dovere. Con una sola, potente voce: fermiamo il contagio». A Ragusa, strade quasi deserte e negozi aperti, ma vuoti nel centro storico.