L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara di domenica contro il Monopoli e il Palermo che spera nell’effetto Barbera.
L’aria di casa come rimedio per non entrare nel vortice. Un ciclo positivo s’è chiuso, ora il Palermo vuole provare ad aprirne un altro. E per farlo, punta tutto sull’effetto «Barbera», che finora si è rivelato una certezza nel campionato dei rosanero. Dopo le precedenti sconfitte, il riscatto è sempre arrivato tra le mura amiche e gli uomini di Filippi vogliono ripetersi dopo il ko di Picerno.
La prima vittoria dopo la sconfitta di Taranto è arrivata al «Barbera», col Campobasso, dopo aver mancato l’occasione al primo colpo col Catanzaro, mentre il riscatto dopo il 3-0 di Torre del Greco è arrivato immediatamente, contro la Virtus Francavilla, per giunta giocando in dieci uomini per un’ora intera. Se c’è un posto dove il Palermo sa archiviare le sconfitte, dunque, quello è senza dubbio il proprio stadio. D’altronde, se è ancora imbattuto in casa ci sarà pure un motivo, per quanto la squadra provi a mantenere lo stesso atteggiamento sia che si giochi in casa, sia che si vada in trasferta.
La classifica parla chiaro. Per quanto riguarda il rendimento interno, il Palermo continua a guardare tutti dall’alto verso il basso, con 20 punti raccolti in otto partite casalinghe. Lo stesso bottino del Bari e, in media, un passo migliore rispetto a quello del Monopoli, che di punti in casa ne avrà pure fatti 22, ma ha avuto bisogno di nove partite per raccoglierli. Questione di punti decimali: 2,5 punti a partita per il Palermo al «Barbera» contro i 2,44 punti di media del Monopoli al «Veneziani», dove però ha incassato una sconfitta in campionato, a differenza dei rosa che non perdono in casa dal 7 marzo scorso. La squadra di Filippi, insieme a Bari, Avellino e Taranto, fa parte del gruppetto di squadre del girone C ancora imbattute dinanzi al proprio pubblico.