L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sugli ultimi minuti letali del Palermo.
È un Palermo che non muore mai. I gol nel finale, prima della sfida col Monopoli, sono serviti per lo più a «cementare» il vantaggio, chiudendo partite già indirizzate in precedenza. Stavolta, la rete di Brunori a due minuti dal termine ha di fatto regalato i tre punti ai rosa, dopo una sfida senza esclusione di colpi con quella che era la seconda in classifica. Era, appunto, perché il guizzo a pochi istanti dallo scadere dell’attaccante italo-brasiliano ha permesso al Palermo di operare il sorpasso e piazzarsi lì, all’inseguimento della capolista Bari. Un’altra squadra che segna tanto nei minuti finali, ma nessuno lo fa come la squadra di Filippi. Almeno, non negli ultimi dieci minuti di gioco, dove i rosa hanno realizzato finora sette reti.
Un trend che nasce con l’inizio del campionato, dato che il primo gol al fotofinish lo ha segnato Soleri all’esordio col Latina. Il gol del 2-0, utile a scacciare via i fantasmi di un possibile pareggio (sfiorato dai pontini in un paio di occasioni) e a mettere il sigillo sulla prima vittoria. Per trovare un altro gol siglato dall’80’ in poi, bisogna attendere la seconda vittoria casalinga, ottenuta alla sesta giornata contro il Campobasso. Anche in questo caso, dopo l’immediato 2-0 e con l’uomo in più, per i rosa subentra la paura di subire la rimonta ospite: Rossetti accorcia le distanze, Odjer si fa espellere e Lancini regala un rigore agli avversari, sbagliato però dal capitano Bontà. Un minuto dopo, Brunori trova a dieci giri di lancette dal termine la rete che mette in ghiaccio la vittoria. I gol «tardivi» sembrano essere prerogativa dei due bomber, perché è di nuovo Soleri (sempre su rigore) a mettere la propria firma nel tabellino quando il cronometro è ormai agli sgoccioli.