L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui tanti punti persi dal Palermo.
La prima rimonta in campionato da situazione di svantaggio sembrava preludere alla fine di un tabù, chiamato pareggi, che da ormai un mese affligge il Palermo: invece il lupo continua a non perdere il vizio e Maistrello ha condannato i rosa all’ennesima «X», la dodicesima in campionato e la quinta di seguito. Come a Pisa, dove a siglare il pareggio era stato un eurogol di Sibilli a quattro dalla fine, i rimpianti per Corini non mancano e gli interrogativi si addensano.
Quello del Tombolato era considerato un appuntamento da non fallire, non solo per quanto di buono fatto vedere in Toscana ma an- che perché il Cittadella era senza i due uomini migliori, Kastrati e Crociata. Anche dopo un inizio da incubo. con due reti subite a metà della prima frazione, il Palermo sembrava avere le carte in regola per recuperare e così è stato, con un finale di tempo arrembante in cui sono arrivati i gol di Di Mariano e Brunori; nella ripresa, nonostante i veneti fossero partiti meglio, la doppietta del numero 10 aveva creato tutti i presupposti per spezzare la maledizione, ma così non è stato, Un altro pareggio, un’altra gara in cui la superiorità tecnica mostrata dai rosa non è bastata a mantenere il vantaggio.
Con questa sono cinque le rimonte subite dal Palermo in stagione, ma colpisce il fatto che, dopo quelle nel girone d’andata con Bari e Pisa, le altre tre siano arrivate nelle ultime cinque giornate: contro Frosinone, ancora Pisa e Cittadella i rosa hanno mollato la presa sul più bello, abbassando il baricentro e facendosi sorprendere dall’avversario in un momento in cui, tranne nel caso dei ciociari, l’inerzia della partita sembrava poter rimanere nelle mani della squadra di Corini. Con i sei punti in più dei successi trasformati in pareggi, il Palermo avrebbe potuto dare una decisa spallata alle concorrenti per i play-off.