L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla vita di Tony Di Piazza, vicepresidente del Palermo. Il volto di Nella Di Piazza si illumina quando racconta che un giorno il din don del campanello l’ha distolta dalle sue cose. Aprendo s’è trovata davanti un giovanotto: «Mi ha detto “cerchiamo una casa come questa per girare un film di Spike Lee”. Rimasi sorpresa e d’istinto gli dissi “ripassi, troverà il padrone di casa, io mi occupo delle pulizie”», spiritosa e un pizzico diffidente Nella. «Quel giovanotto era uno scout, si chiamano così i procacciatori di location», spiega Tony che poi lo incontrò e disse di sì. E in Queens arrivarono Monica Bellucci, John Turturro e ovviamente il regista afroamericano. Fu girato nel 2004 «Lei mi odia» (She hate me, senza la s della terza persona e non si sa perché). Tony quando parla del Palermo, lo fa con chiarezza: «Il progetto, lo confermo, possibilmente costerà un po’ più del previsto. Ne parliamo con Mirri – dice – di certo non dovremo restare in Serie C più di un anno, questo è un obiettivo che dobbiamo centrare. Palermo ha 600 mila allenatori – scherza – ma sia chiaro hanno diritto a dire la loro. E noi ascoltiamo. La stagione è da record – dice il vicepresidente del Palermo – Gli innesti di gennaio sono stati ottimi. La squadra ha un’ossatura robusta. Non ci si può lamentare di Pergolizzi. I risultati si vedono, dobbiamo pensare a uscire subito dalla Serie D e andare avanti spediti». Il terzo sogno di Tony si chiama Palermo in Serie A.