Gds: “Di Piazza, musica e business case. Ecco come una coppia di immigrati italiani ha fatto fortuna”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla vita di Tony Di Piazza, vicepresidente del Palermo. Anni duri per una coppia di immigrati italiani che si è formata come tante altre: una festa da ballo, lui giovane musicista, lei una bella ragazza in libertà vigilata da cugine e parenti. «Ci si conosceva una sera, si veniva presentati e da allora non ci si allontanava più», piace dire a Tony. Frank e Antoinette sono i loro due figli. Tutti e due quarantenni, quattro nipoti: Giulia, Anthony, Alessia e Alessandra. La passione per il Palermo ha via via contagiato anche Frank, laureato alla New York University, avvocato e curatore dei business di famiglia. La tastiera è finita in soffitta, le belle canzoni no perché Tony Di Piazza ne va pazzo e ne ha fatto il suo secondo sogno realizzato, il festival New York Canta che si tiene ogni anno prima del Columbus Day celebrato con solennità il 12 ottobre. È una gara, «assomiglia un po’ a Sanremo – dice Tony e gli occhi chiari gli brillano – i concorrenti sono italiani ma anche sudamericani, canadesi, degli stessi Usa». Per l’edizione 2020, Tony pensa già ad avere ospite Al Bano, avendo già invitato in passato sul palcoscenico dei teatri newyorchesi Patty Pravo, Fausto Leali, Arisa. Di Piazza multitasking, incontenibile anche per la moglie alla quale viene da chiedere se è sempre d’accordo quando mette un bel po’ del suo denaro in un’avventura sportiva in Sicilia. La risposta è saggia e venata di un sorriso di contenimento: «Lo sa anche lui che c’è un rischio in tutto questo ma ha deciso che dopo una vita di lavoro, può concedersi di realizzare questo altro sogno, non posso che fidarmi», dice Nella.