L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle prossime sfide che attendono il Palermo di Filippi e il calendario messo a confronto con quello del Bari.
Un mese ad alta tensione. Da un lato il Palermo, chiamato all’inseguimento. Dall’altro il Bari, che deve respingere gli attacchi. Lo scontro diretto si gioca tra un mese esatto e le due squadre, oggi, sembrano vivere un momento di forma totalmente opposto rispetto alle loro posizioni in classifica. I rosanero stanno meglio di chiunque altro, sia se si considerano le ultime dieci partite giocate, sia se si restringe il campo alle ultime cinque gare di campionato.
Cinque giornate in cui invece i «galletti» hanno bruciato tutto il vantaggio accumulato in precedenza: solo 7 punti, frutto di due vittorie, altrettante sconfitte e un pareggio. Risultati che hanno minato le certezze dei pugliesi, passati dall’aver allungato dalle inseguitrici a ritrovarsele lì, a pochi punti di distanza. E nel caso del Palermo, che vuole ergersi a principale contendente per la promozione diretta, con uno scontro diretto ancora da disputare prima del giro di boa. Una sfida che potrebbe indirizzare tutta una stagione, a metà del cammino. Le tappe di avvicinamento alla partita del 19 novembre sono pressoché identiche. A partire da questo weekend: il Palermo ospita una Paganese in piena lotta per l’ingresso in zona play-off, ma altamente deficitaria in trasferta (1 pareggio e 5 sconfitte), mentre il Bari se la deve vedere in casa di una Fidelis Andria penultima in classifica, ma reduce dal successo esterno ottenuto proprio a Pagani. Nella giornata successiva, i rosanero andranno sul campo del Picerno, squadra in cerca di punti salvezza come il Latina, che invece andrà a fare visita ai pugliesi.
Dicembre inizia invece per entrambe con due big match: Avellino-Bari e Palermo-Monopoli, due prove con squadre d’alta classifica per iniziare ad assaggiare il clima da scontro diretto. Prima di affrontarsi vis-a-vis, però, è tempo di derby. Bari-Taranto e Catania-Palermo sono due sfide in cui la classifica conterà pochissimo, ma faranno da preludio alla gara che potrebbe valere la vetta. Sul calendario, da qui alla fine del girone d’andata, Palermo e Bari se la giocano ad armi pari, con avversarie di caratura simile in ogni giornata, oltre che con un conto identico per ciò che riguarda le partite da disputare in casa e in trasferta. Sono altri, semmai, gli elementi che possono influire sulla marcia di avvicinamento a questa sfida. Sul piano mentale, oggi la squadra di Filippi ha senza dubbio il vantaggio di aver ridotto un gap di dieci punti, portandosi a sole quattro lunghezze e con la consapevolezza di potersi spingere fino al -1, vincendo lo scontro diretto e non perdendo terreno dalla capolista.