Gds: “Dal quartiere di Cruillas alla recitazione. Ibrahimović, nel film biografia c’è spazio anche per…Palermo”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul film autobiografico sulla vita di Ibrahimovic, nel quale uno dei protagonisti è l’attore palermitano Emmanuele Aita.
Il Mino Raiola del grande schermo parla… siciliano. Nel film «Zlatan» è il palermitano Emmanuele Aita ad interpretare uno dei procuratori calcistici più famosi al mondo. È infatti uscito al cinema lo scorso 11 novembre il film che racconta la vita del campione svedese Zlatan Ibrahimović. E nel percorso del calciatore, che attualmente gioca nel Milan, è stata fondamentale la figurata del suo procuratore che nell’estate del 2004 lo portò alla Juventus dall’Ajax. E quel ruolo fondamentale, nel film che in appena due giorni ha sbancato il botteghino, è stato affidato proprio all’attore palermitano.
«Interpretare Mino Raiola – dice il classe 1983 – è stato qualcosa di eccezionale. Per avere questo ruolo ho dovuto fare tre provini in lingua straniera». Insomma non è stata una passeggiata, ma l’artista era sicuramente avvantaggiato anche dal fatto che un paio di anni prima ha prestato la sua voce proprio per l’audiolibro «Raiola. Per i nemici Mino», sulla storia del procuratore di Nocera Inferiore. «E così – continua il palermitano originario di Cruillas – mi sono ritrovato a prendere le sembianze di un personaggio che in realtà conoscevo benissimo. Lo avevo già studiato e sapevo tutto di lui e della sua vita. In più il regista, Jens Sjögren, ha deciso di non utilizzare mai un tono che desse un giudizio sul suo operato, ma ha semplicemente seguito i fatti».
Ed è così che in questo film – attualmente al cinema, distribuito dalla «Universal Pictures» e dalla «Lucky Red» – che per la trama si è affidato all’autobiografia «Io, Ibra», ci sono dei veri e propri flashback che mostrano la vita del calciatore e di come lui ed il suo procuratore si sono incontrati. «Il film – spiega Emmanuele – è un continuo susseguirsi di flashback, fra Ibrahimović bambino e ragazzo. Quel ragazzo che poi arriverà a giocare a pallone seriamente. E per fare ciò, quando reciti, devi cercare di essere il più vero possibile, andando dritto come un treno».