L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su una nuova bufera su Perugia.
Parte da alcuni telefoni cellulari sequestrati nell’indagine sul caso Surez la nuova bufera giudiziaria che sta investendo l’Università per Stranieri di Perugia.
All’attenzione della guardia di finanza, coordinata dalla procura del capoluogo umbro, sono ora finiti i concorsi per l’assunzione di ricercatori e professori banditi negli anni scorsi. Procedure per le quali – è l’ipotesi accusatoria –gli esiti potrebbero essere stati «predeterminati». Poco più di una ventina gli indagati a vario titolo tra docenti ma anche vincitori dei concorsi. Corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio e turbata libertà degli incanti i reati ipotizzati a vario titolo.
L’ipotesi è che ci possano essere stati una serie di scambi di favori tra i docenti, alcuni dei quali facevano parte delle commissioni esaminatrici. Tre o quattro i concorsi della Stranieri sui quali si sta concentrando l’attenzione degli investigatori. Uno di questi riguarda Stefania Spina, la ex direttrice del Centro di valutazione e certificazioni linguistiche. Ma di avere avuto un ruolo nelle irregolarità viene contestato anche alla ex rettrice Giuliana Grego Bolli (a carico suo, di Spina e di altri due indagati è in corso l’udienza preliminare per la vicenda Suarez). Mentre del tutto estranei sono gli attuali vertici dell’Università. Non è comunque escluso che l’inchiesta possa allargarsi e toccare anche altri Atenei.