L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sul ceppo inglese del Coronavirus.
«Sappiamo che il nuovo virus è più veloce, ma non sembra fare maggiori danni sugli individui. Certo un virus più veloce aumenta il numero dei contagiati. Dalle prime informazioni sembra che i vaccini possano funzionare anche su questa variante, ma queste informazioni devono essere rese più solide, i nostri scienziati devono indagare», ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza a «Mezz’ora in più» su Rai 3.
Il virologo Carlo Federico Perno, professore di Microbiologia, all’UniCamillus e International Medical University di Roma, e Direttore del reparto di Microbiologia, IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in Roma, spiega: «Ho visionato lo studio, il Coronavirus ha una capacità molto inferiore rispetto ai virus classici di modificarsi: in tutto è avvenuto circa una ventina di volte».
Rassicura il virologo Fabrizio Pregliasco: «La variante inglese del Sars-Cov-2 non dovrebbe sfuggire alla protezione della vaccinazione. Questo è dovuto al fatto che gli anticorpi promossi dal vaccino hanno un bersaglio su diversi punti della proteina spike che si trova sulla superficie del virus, quindi anche se qualche piccola parte della spike si modifica, viene comunque riconosciuta».