L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’incidente mortale di domenica e l’autopsia che verrà fatta oggi su due conducenti.
Gli investigatori e la Procura di Trapani ancora non si sbilanciano sulle possibile cause che hanno determinato il tragico incidente mortale di domenica sera lungo la strada provinciale 16 per Custonaci. Il triste bilancio è di sei vittime, quattro uomini e due donne. L’unica superstite della tragedia, Maria Pia Giambona di 34 anni, viaggiava sull’Alfa 159 assieme a Vincenzo Cipponeri di Custonaci.
La donna si trova ricoverata nel reparto di Rianimazione del Sant’Antonio Abate di Trapani e per i medici le sue condizioni sono gravissime. «La signora Giambona – ha di- chiarato Antonio Cacciapuoti, direttore dell’Unità operativa complessa Anestesia e Rianimazione dell’ospedale – è giunta al pronto soccorso con ambulanza del 118 alle 19,45 di domenica. All’arrivo era in coma per un grave trauma cranico con emorragia, frattura scomposta del femore destro, frattura del bacino. Attualmente è intubata e collegata al ventilatore meccanico in attesa di rivalutazione neurochirurgica per le fratture craniche. La prognosi è riservata».
L’impatto è avvenuta alle 19, Due le automobili coinvolte: una Fiat Doblò c un’Alfa 159. La prima si accingeva a raggiungere la strada statale 187 e a bordo c’erano due famiglie residenti a Carini: Matteo Cataldo, la moglie Maria Grazia Ficarra e il figlio Danilo Cataldo. Con loro i cugini Matteo Schiera e la moglie Anna Rosa Romancino. Sta- vano ritornando da una gita a Custonaci. A bordo dell’Alfa 159 che arrivava da Valderice e andava verso Custonaci c’era, invece, Vincenza Cipponeri in compagnia di Maria Pia Giambona. Fino a pochi minuti prima in quell’auto c’era anche uno dei tre figli di Cipponcri, un bambino di nove anni, che per fortuna era stato lasciato a casa della madre a Valderice.