L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Roberto Crivello, difensore del Palermo: «Il rammarico è tanto. Fino al 91’ abbiamo provato a vincerla. Se non l’abbiamo vinta è perché siamo stati sfortunati, più che per demeriti nostri. I miei compagni hanno dato tutto, non ho niente da dire». Neanche a chi, come Ricciardo e Sforzini, ha sbagliato i rigori della possibile vittoria:«Non c’è bisogno di rincuorarli. Se non abbiamo vinto, non è certo per gli errori dal dischetto. Loro due erano i primi ad essere amareggiati, ovviamente, ma abbiamo sbagliato tanti gol. I rigori li sbaglia chi li tira, il calcio è questo. I tifosi possono e devono fare quel che è giusto fare- prosegue Crivello – l’importante è che durante i novanta minuti ci sostengano come hanno sempre fatto. Se poi arrivano i fischi, ce li prendiamo esperiamo di trasformarli in applausi nella prossima. Fanno male, ma ci sta perché siamo il Palermo e abbiamo il dovere di vincere, soprattutto in casa. Il Troina è venuto qui per il punto e ha raggiunto il proprio obiettivo, noi siamo stati poco cinici. Se una squadra non è arrabbiata dopo aver mancato così tante occasioni, allora non vuole vincere. C’era la giusta delusione, adesso ci godiamo le famiglie per qualche giorno di pausa, poi saremo pronti per ricominciare. Nel calcio niente è scontato – ribatte Crivello – anche quando vincevamo sempre ci dicevamo di non mollare, perché il calo prima o poi arriva anche per Real Madrid e Barcellona. Bisogna rimanere compatti per raggiungere l’obiettivo, pensando a noi stessi perché questo campionato possiamo perderlo solo noi. Mi aspetto almeno lo stesso Palermo visto finora, così vinciamo il campionato. Non sarà facile, tutte le squadre qui vengono a fare la partita della vita e ci aspettano con il coltello tra i denti».