Gds: “Come cambia la nostra vita quotidiana. Baci sì, starnuti e raffreddori no. Le nuove regole della Fase 3”
Lo sposo potrà baciare la propria sposa, ma lo studente non potrà starnutire. Stando a quanto riportato nell’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”, nella fase 3 leregole e divieti continueranno a condizionare i nostri comportamenti con l’intenzione di prevenire nuove ondate di contagi. A tenere banco è soprattutto il caso che riguarda la riapertura della scuola, con continue novità, a
partire ora dall’obbligo di stare a casa se si ha il raffreddore. Mentre chi ha in programma il matrimonio da adesso potrà baciarsi. Il sacerdote
dovrà ancora indossare la mascherina e mantenere la distanza di un metro dagli sposi. La decisione è stata illustrata dalla Conferenza Episcopale Italiana che si era occupata di rivolgere un quesito specifico al Ministro dell’Interno. Ci sono anche importanti novità che riguardano le celebrazioni religiose. Da ieri per i sacerdoti non è
più obbligatorio indossare i guanti monouso durante la distribuzione
della Comunione, a patto che il sacerdote «proceda a una scrupolosa
detersione delle proprie mani con soluzioni idroalcoliche». Per quanto riguarda la scuola, sono state definite le indicazioni del Ministero dell’Istruzione per le riaperture di settembre. Ieri la ministra Lucia Azzolina ha garantito: «Tutti gli studenti avranno un’aula, le classi non saranno smantellate». Per la ministra ci saranno interventi di edilizia leggera sulle scuole in funzione, e si proverà a recuperare fino a tremila edifici scolastici attualmente dismessi. L’indicazione è anche quell di usare spazi come palestre e giardini e cortili dove montare gazebo. Il
ministero dell’Istruzione precisa: «Le linee guida prevedono il mantenimento del gruppo classe, tutte le studentesse e gli studenti avranno spazi per la didattica a settembre». Ma la novità più eclatante riguarda il raffreddore. Infatti le nuove linee guida prevedono che chiunque fra studenti o personale abbia sintomi
respiratori, come il raffreddore o la tosse, debba restare a casa per tre giorni. Inoltre la «precondizione» per la presenza a scuola
è l’assenza di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea
superiore a 37.5°C anche nei tre giorni precedenti; non essere stati in
quarantena negli ultimi 14 giorni; non essere stati a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni. Se il sintomo si manifesta mentre si è già in classe, le scuole devono mettere a punto procedure per l’isolamento immediato. Per quanto riguarda le mascherine per gli studenti la decisione è stata rinviata ad agosto. Bisogna capire se andranno indossate anche in classe o solo in corridoi e spazi comuni. Da mettere a
punto anche la questione di tamponi e test sierologici, di cui si è parlato
soprattutto per il personale docente ma ipotizzato anche per gli studenti.
In merito agli orari è saltata l’idea di prolungare in modo obbligatorio la scuola al sabato, ma rimane l’intenzione di provare a scaglionare ingressi e uscite in modo di evitare assembramenti di studenti e genitori, ma anche di alleggerire le ore di punta dei trasporti. Il servizio mensa deve essere regolarmente garantino, ma potrà subire variazioni nei
turni e nelle modalità. Gli organici di docenti e personale Ata aumenteranno, anche se a tempo determinato. Ci sono poi altre regole che ancora valgono per la Fase 3. E’ stato chiarito che in aereo non
si possono portare trolley a meno che non ci sia abbastanza distanziamento. Fondamentale il distanziamento, che in concreto condiziona anche spiagge e ristoranti. In gran parte d’Italia ma non in Sicilia rimangono chiuse le discoteche e restano vietati gli sport di contatto, come il calcetto.