Gds: “Centro sportivo nell’ex campo rom, si va verso un «no». I dettagli”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla del progetto per il centro sportivo del Palermo. Una partita rinviata, ma che per il Palermo non sarà facile sbloccare – esordisce il quotidiano -. Il club rosanero prosegue i colloqui con il Comune e la Regione per individuare l’area dove far sorgere il nuovo centro sportivo e l’incontro avuto ieri a Palazzo d’Orleans testimonia la volontà delle parti in causa di trovare una soluzione. Allo stato attuale delle cose, però, bisognerà valutare delle alternative rispetto ai piani previsti dalla società. Se ne riparlerà il 30 gennaio, per un aggiornamento relativo ad altri terreni dove poter far partire il progetto, dato che nell’area individuata dal Palermo non si può costruire. Il club ha infatti richiesto l’assegnazione dell’ex campo rom della Favorita, zona compresa tra via Case Rocca e viale del Fante, gestito dal demanio regionale. L’area è però all’interno della riserva naturale e non è edificabile, come ha ribadito anche Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia: «Capisco il fascino del progetto, ma mi chiedo se i protagonisti di questa vicenda, a partire dalla Regione e dal Comune, si ricordano che quella è un’area di parco e siamo dentro ad una riserva naturale. Dentro la riserva bisognerebbe costruire spogliatoi, docce, servizi igienici e altre strutture a supporto, quindi altro cemento. E questo non si può fare. È vietato. Il centro sportivo si faccia da un’altra parte». L’incontro, al quale hanno partecipato per il Palermo l’ad Sagramola e l’avvocato Mazzarella, non si è però concluso con una fumata nera – conclude il quotidiano -.