L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul caso Reggina che rischia di scombussolare questo finale di stagione in serie B.
In Serie B c’è una «bomba» innescata. Si chiama Reggina, o meglio il caso-Reggina e potrebbe fare slittare i playoff per la promozione in A che dovrebbero iniziare il 26 maggio. Ovviamente qualora la squadra amaranto vi acceda chiudendo la stagione regolare tra le prime otto. Il fatto è singolare e vede per l’ennesima volta di fronte la giustizia sportiva e quella ordinaria. Un contrasto antico e ancora irrisolto. Ricordiamo principalmente il lungo, anzi estenuante, braccio di ferro tra gli organi di giustizia della Federcalcio e il Tar di Catania che nel 2003 costrinse la Figc ad ampliare a 24 squadre la serie cadetta per ammettere il club etneo. A cui fu restituita la vittoria a tavolino a Siena della stagione precedente (il club toscano aveva schierato un calciatore squalificato), evitando la retrocessione in C.
I fatti qui sono ancora più complessi. La Reggina è stata deferita (il deferimento nell’ordinamento sportivo equivale al rinvio a giudizio) al Tribunale federale perché non ha pagato l’Irpef che scadeva il 16 febbraio e alcuni stipendi di novembre e dicembre a calciatori ceduti. Rischia in automatico fino a quattro punti di penalizzazione. Ricordiamo anche che il Palermo nell’anno della radiazione ricorse a un prestito (intervenne Mirri) per pagare stipendi e Irpef ed evitare la penalità prevista dalla Federcalcio. Qui la situazione è diversa. La Reggina è infatti in regime di concordato giudiziario, dunque è il Tribunale di Reggio Calabria a stabilire cosa il club deve pagare e cosa invece non deve pagare. E il tribunale ha «vietato» al club per ben due volte di pagare le ritenute Irpef, in quanto non «funzionali alla ristrutturazione del debito». Dunque la linea di difesa della Reggina sarà questa: «Noi vogliamo pagare ma il Tribunale lo vieta».
Questa vicenda, dunque rischia di far slittare i playoff. Ci sono due ipotesi per venirne fuori, senza allungare la fine della stagione. La prima è che la Reggina venga assolta e che dunque la classifica del campo non venga modificata. La seconda è che la Reggina non si qualifichi per i playoff. E a questo punto la penalizzazione non andrebbe a incidere sul calendario degli spareggi. C’è da dire che la squadra dì Pippo Inzaghi dopo un brillante girone di andata sta rischiando di compromettere tutto con un ritorno a dir poco deludente, quest’ultimo caso fino a qualche settimana fa sembrava impossibile ma adesso è d’attualità. In tutti gli altri casi temiamo che sarà difficile rispettare la data del 26 maggio per l’inizio dei play-off.
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