L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” ripercorre la storia parlando della sfida tra Palermo e Savoia e riporta le parole dell’ex rosanero Cappioli. Le sfide tra le due compagini a cavallo tra gli anni ‘90 e i 2000, non sono mai state partite banali. Soprattutto l’ultima, giocata diciannove anni fa al «Barbera», quando ancora si chiamava «LaFavorita» – scrive il quotidiano-. Una gara chiusa, risolta solamente allo scadere grazie al destro secco di Cappioli. Un gol iconico, entrato nell’immaginario collettivo anche grazie all’esultanza dell’allora numero 10 del Palermo, che si arrampicò letteralmente in curva per festeggiare insieme ai tifosi. Nulla di istintivo, però: «Era un’esultanza voluta, ho dato tanto al Palermo e in un anno ho ricevuto tanto affetto». Cappioli, rileggere Palermo-Savoia sul calendario dopo quella sfida del 2000 fa un certo effetto… «Sì, ricordo che all’epoca avevamo voglia di vendicarci dopo il 5-1 dell’andata. Ma poi è stata una vittoria bellissima perché è arrivata all’ultimo secondo e non stavamo certo vivendo un momento facile. Dovevamo stravincere il campionato e invece nelle ultime partite ci siamo un po’ persi. Però alla fine ce l’abbiamo fatta,anche grazie a quel gol » . Anche il Palermo di oggi è in fuga, va messo in guardia per evitare un crollo come il vostro? «È vero, ma non si può neanche pensare che questo Palermo possa soffrire come quello. Alla fine, se il Messina non avesse sbagliato il rigore all’ultima giornata, ai play-off ci andavamo noi. Penso che questa squadra abbia giocatori importanti per la categoria, gente di esperienza che in Serie D può veramente fare la differenza » . Tornando al suo gol col Savoia, è il momento più bello della sua carriera a Palermo? «Lo è, perché la partita col Savoia era veramente importante per centrare la promozione in Serie B. Se non avessimo vinto, non so cosa sarebbe successo, perché il Messina ci aveva ripreso in vetta alla classifica. Il nostro crollo fu dovuto alle vertigini di qualcuno, che magari non era del tutto abituato alla classifica». In quel caso, avere un Cappioli in squadra fu determinate. Il Cappioli di questo Palermo, invece, chi è? «Santana,un giocatore importante che sa giocare anche di squadra. In questa categoria fa tutta la differenza del mondo». La squadra di oggi, secondo lei, è pronta per il salto tra i professionisti ? «Anche noi eravamo pronti per il salto in B e alla fine la società cambiò tutto… dipende tutto dai piani del club. Per me è stata una piccola delusione, ma ho fatto comunque la mia parte. Purtroppo non venni considerato tanto e penso che un giocatore della mia esperienza avrebbe fatto comodo. Anche perché sono sceso di categoria convinto di vincere il campionato, non per svernare. E l’ho vinto».