Gds: “Capienze, decreto in Consiglio dei ministri. Non c’è accordo in maggioranza sulle discoteche. I gestori: «Insufficiente il 35%»”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul decreto sulla riapertura al 75% per gli stadi.
Arriva in Consiglio dei ministri il provvedimento sull’allargamento delle capienze per teatri, cinema, musei, stadi e discoteche anche se su quest’ultimo punto, dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico ad una capienza massima del 35%.
Il “pacchetto” di misure che entrerà in Consiglio dei ministri nelle prossime ore o al più tardi venerdì, e che sarà valido solo per le attività in zona bianca, è quello delineato nelle ultime riunioni degli esperti e che ha come principio di fondo quello della gradualità delle riaperture. Per quanto riguarda gli eventi sportivi, il Cts ha suggerito all’esecutivo di procedere ad un allargamento della capienza fino ad un massimo del 75% per gli stadi all’aperto e fino ad un massimo del 50% per gli impianti al chiuso. Capienza che «deve essere rispettata utilizzando tutti i settori e non solo una parte, al fine di evitare il verificarsi di assembramenti in alcune zone».
Ovviamente, l’accessorio sarà consentito solo con il Green pass e sarà sempre obbligatorio l’uso della mascherina. Per cinema, teatri e sale da concerto, l’indicazione è per una capienza massima dell’80% al chiuso e del 100% all’aperto, sempre con Green pass e mascherina. Nessuna limitazione, invece, per i musei dove però deve essere garantita «l’organizzazione dei flussi per favorire il distanziamento interpersonale in ogni fase, con l’eccezione dei nuclei conviventi». Su questi interventi c’è un sostanziale accordo nel Governo e il via libera delle Regioni, anche se sia il ministro della Cultura Dario Franceschini nei giorni scorsi sia il sottosegretario con delega allo Sport Valentina Vezzali hanno ribadito che l’obiettivo è di riaprire tutto. «È un primo passo – dice l’ex olimpionica del fioretto – Dobbiamo arrivare quanto prima al 100% e se la situazione epidemiologica e la vaccinazione continueranno così credo sia veramente questione di settimane».