L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla clamorosa ipotesi che vedrebbe lo stop dei campionati, con conseguente cristallizzazione della classifica. A parlare è il giurista esperto di diritto sportivo Eduardo Chiacchio: «Bisognerà intanto vedere quanto durerà la sospensione del campionato, se sospensione ci sarà. E poi, se non ci saranno le condizioni per proseguire e concludere il campionato, la Federcalcio dovrà prendere provvedimenti eccezionali. In un caso eccezionale come questo, non previsto dalle norme federali (Noif) – dice Chiacchio – non si può escludere niente, ma è molto difficile che lo scudetto venga assegnato alla prima squadra in classifica. Questa ipotesi si è verificata una sola volta nella storia, con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel 1915. Allora il titolo fu assegnato al Genoa, che vinse il girone del Nord e che avrebbe dovuto giocare con la vincitrice del girone Centro-Meridionale, la Lazio. Se il campionato non si può concludere, il discorso fatto per il titolo vale anche per le promozioni e le retrocessioni – aggiunge il legale -. Servono dei provvedimenti eccezionali, visto che non si è mai vista questa situazione per un campionato a girone unico. Per quanto riguarda le retrocessioni – ragiona ancora l’avvocato Chiacchio – mi risulta che alcuni presidenti, le cui squadre sono nelle zone basse della classifica, spingano già per l’annullamento dei campionati, in modo da poter ricominciare daccapo il prossimo anno. Fa riflettere quanto detto da Gravina (presidente Figc, ndr) e cioè che si guardi sempre al proprio orticello. Si proverà a concludere il campionato in tutti i modi, anche facendo giocare le squadre tutte le domeniche e i mercoledì. Difficile pure che venga annullato il campionato, ovvero che lo scudetto non venga assegnato, come accadde nel periodo di Calciopoli. In ogni caso saranno prese decisioni straordinarie e sarà, come sempre in questi casi eccezionali, la Figc a dover decidere».