L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla bufera che si è abbattuta su Filippi.
C’è una sorta di déjà-vù costante, nel Palermo, che riporta sempre al passato. Sono trascorsi dieci anni da quando Mangia non digerì il pandoro e venne cacciato a pochi giorni dal Natale. Dieci anni dopo, Mirri sta meditando di seguire le orme di Zamparini. Perché sotto l’albero di Filippi, oggi, potrebbe esserci proprio l’esonero.
Condizionale d’obbligo, dato che ieri non è stata fatta alcuna comunicazione, ma la strada sembra ormai segnata. La sconfitta di Latina, maturata in nove uomini per quasi un’ora di gioco, non è andata giù al presidente, che dopo la trasferta in terra pontina avrebbe dovuto incontrare il tecnico per pianificare il mercato di gennaio.
Non solo non c’è stato alcun summit, ma non è partita nemmeno una chiamata, né per parlare del futuro, né per comunicare eventuali decisioni sul presente. In compenso, è partita la caccia al sostituto, prima. Il nome in lizza è quello di una vecchia conoscenza rosanero, Silvio Baldini, fermo da aprile dopo essersi dimesso dalla guida della Carrarese, squadra che per sua stessa ammissione ha allenato gratuitamente. La parte economica ha un ruolo non indifferente. Come nella passata stagione, quando Boscaglia venne esonerato e al suo posto venne «promosso» il suo vice, Filippi.