L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla protesta dell’Avellino per le decisioni del direttore di gara.
Braglia non le manda a dire «Loro non hanno fatto neanche un tiro in porta, la gara è stata decisa da un episodio. Non trovo giusto e coerente l’atteggiamento dell’arbitro per il rigore dato a loro e un rosso non dato a uno del Palermo, dopo cinque o sei gomitate e una scarpata a Fella. Di cosa parliamo. Basta tirare una maglietta per dare un rigore, mi sembra troppo poco».
«Noi abbiamo fatto bene, abbiamo retto anche dal punto di vista fisico, facendo la partita che dovevamo fare. Ora pensiamo al ritorno, servirà una gara altrettanto importante. Sperando, perché no, che gli arbitri ogni tanto possano sbagliare anche a nostro favore».
Dello stesso avviso, infine, anche il direttore sportivo avellinese Di Somma «Ho visto qualcosa di vergognoso – ammette il dirigente a Primativvù – non solo il rigore. Parlo anche della scarpata in faccia a Fella, da rosso, con l’arbitro che ha detto che era involontario. Il rigore lo abbiamo visto tutti, noi vogliamo solo rispetto. Lo diamo e lo vogliamo da tutti. Abbiamo fatto una partita importante, ma siamo stati condannati dall’arbitro».