L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gestione del “Barbera”.
Il Comune dal 2014 al 2018 «non ha riscosso canoni per complessivi 4 milioni e 68 mila euro. E non risulta – attaccano i tre professionisti che compongono l’organo di controllo – che gli uffici abbiano intrapreso attività giudiziaria per la riscossione dei crediti maturati. Le attività di recupero si riferiscono ad alcune note di sollecito trasmesse a mezzo posta elettronica ma non certificata».
Insomma, un disastro dal punto di vista gestionale. I revisori configurano come «danno erariale» il fatto che dal 2015 al 2019 l’ufficio competente a richiesta della società sportiva rilasciava dichiarazione di totale disponibilità dello stadio, pur in assenza di contratto/convenzione e senza chiedere il saldo o quantomeno un acconto sul canone».