L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla di capolinea vicino per Arkus Network alla guida del Palermo e spiega le richieste del Curatore. Ecco quanto si legge in un estratto:
“Dalle memorie del curatore viene fuori il quadro di una società allo sbando, col Cda che pure aveva convocato l’assemblea per lo scioglimento della società evidenziando una chiara «impossibilità di conseguire l’oggetto sociale» con la mancata presentazione della domanda completa perl’iscrizione in Serie B. Questo, però, prima che lo stesso consiglio di amministrazione venisse azzerato per portare appunto all’uscita di scena dei due «dissidenti», Albanese e Macaione. Pur senza arrivare ad una liquidazione, però, il Palermo vede davanti a sé due spettri del fallimento: il primo è rappresentato dall’istanza che i giocatori intendono presentare, supportati dai legali dell’Aic; il secondo è quello prospettato dallo stesso Guerrera, che evidenzia un «incombente stato di insolvenza» alludendo proprio ai mancati pagamenti degli stipendi dei calciatori, una delle cause che ha portato al parere negativo da parte della Covisoc. In uno scenario che vede una proprietà in lite col presidente del Cda, gli omessi versamenti e u n’iscrizione in Serie B ormai persa, persino il curatore non ha potuto far altro che consigliare «con urgenza l’ispezione sull’amministrazione della società», come richiesto anche dalla Federcalcio. Senza scartare «l’opportunità di nominare un amministratore giudiziario», che di fatto porterebbe alla fine dell’era Arkus a Palermo”.