Gds: “Arkus sfrattata, il «Barbera» a Mirri. Ma c’è il dramma dei dipendenti”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sullo sfratto nei confronti di Arkus Network. 27 dipendenti, preoccupati per il loro futuro, attendono sviluppi, essendo ancora dipendenti della società gestita da Tuttolomondo, quella che ieri è stata sfrattata dal Comune «a seguito del mancato adempimento alla ordinanza emessa nei giorni scorsi». Al loro posto arriverà il nuovo Palermo di Mirri e Di Piazza, una rinascita che passerà anche da coloro che hanno lavorato dietro le quinte dei successi rosanero. Una garanzia ribadita da Orlando: «Devo solo ricordare che nell’avviso era prevista la clausola sociale e da parte della società indicata dal sindaco, poi scelta dalla Federazione, è previsto il rispetto di tale clausola». Alcuni dipendenti si sono rivolti al sindacato Slc-Cgil, col segretario Maurizio Rosso presente ieri in viale del Fante: «La cosa fondamentale è che ci sia una società che investa sul futuro, l’unica cosa che conta deve essere il lavoro. Abbiamo già fatto una richiesta formale sia alla vecchia società che alla nuova. Ci hanno contattato e ci hanno riferito che ci vedremo nella giornata di lunedì».  Orlando, nel colloquio con i lavoratori, non ha potuto fare altro che ribadire come le loro questioni, ad oggi, siano da discutere con il datore di lavoro, dunque con l’US Città di Palermo di Arkus Network. In mattinata, i funzionari comunali coordinati dall’architetto Procida, hanno cambiato le serrature degli ingressi dell’impianto, avviando un’ispezione nei vari uffici per valutare i tempi necessari allo sgombero. Ai dipendenti non sarà permesso l’accesso alla struttura. Sarà permesso, previa autorizzazione, lo spostamento di elementi già inventariati. E’ stata data totale disponibilità del campo di gioco alla nuova società, valutando la possibile collocazione di nuovi dipendenti e amministratori, che potrebbero prendere possesso della Torre Sud. Le chiavi dello stadio sono definitivamente in mano al Palermo di Hera Hora. «Questo impianto – conclude il primo cittadino -è destinato alla squadra che viene riconosciuta al più alto livello dagli organi del calcio. I precedenti hanno perso titolo, non possono utilizzarlo. Lo assegniamo a chi ha il titolo per farlo. Il campo è disponibile: la richiesta era per il 1° settembre e siamo arrivati qualche giorno prima, anche perché è necessario prepararlo e attrezzarlo nel modo migliore per accogliere i tifosi».

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Redazione Ilovepalermocalcio