Gds: “Ancora accuse per Arkus: «Hanno depistato le indagini». La De Angeli…”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle vicende giudiziarie in cui è coinvolto il gruppo Arkus, dopo la mancata iscrizione in Serie B del vecchio Palermo. Ecco quanto riportato: “Il cda del vecchio Palermo e il collegio sindacale «hanno tentato di ritardare e depistare le indagini» dell’ispettore nominato dal Tribunale. È con questa accusa che il commercialista Giovanni La Croce chiude la propria relazione sullo stato di salute del club in mano ad Arkus Network, a cui aveva già riservato parole dure nella relazione preliminare. In quel caso si parlava apertamente di «truffa» e si ipotizzavano danni per almeno 16 milioni di euro, irregolarità confermate dall’ispettore e «alle quali si deve aggiungere quella della costante ostruzione all’attività ispettiva finalizzata a rendere difficoltosa l’acquisizione degli elementi utili all’indagine e, con ogni probabilità, anche a favorire l’occultamento dei patrimoni dei responsabili del dissesto». Secondo La Croce, infatti, tutto gira intorno a questo punto. Tanto da temere che i sessanta giorni concessi dal Tribunale per il concordato possano trasformarsi, per gli amministratori della vecchia società, in una chance per «attuare manovre per tenere indenni i propri patrimoni da future azioni di responsabilità e/o recuperatorie». D’altronde, «il dispregio – prosegue La Croce con cui hanno trattato l’attività del sottoscritto, è segnale della gravità del pericolo». L’unica ad aver fornito informazioni utili all’ispettore, alla fine, è stata Daniela De Angeli, mentre i restanti documenti sono stati acquisiti «unicamente grazie alla collaborazione dell’Agenzia delle Entrate», che aveva varcato le soglie del «Barbera» lo scorso 9 luglio, a seguito della lunga lista di inadempienze portate alla luce dalla Covisoc”.