Gds: “Allarme e polemiche nel comune madonita. Famiglia del Nord in convento, l’ira del sindaco di Collesano”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sull’emergenza Coronavirus a Collesano. L’idea di accogliere in convento una famiglia di senza dimora proveniente dal Nord senza essere stato avvertito, mentre è in corso una pandemia, non è andata giù al sindaco di Collesano, che ha emanato una ordinanza contro l’iniziativa assunta da fra’ Loris. È allarme nel comune madonita, da quando si è diffusa la notizia che all’interno del convento Santa Maria di Gesù ha trovato rifugio una coppia palermitana con due figlie, emigrata ma finita a dormire in strada e arrivata lo scorso 12 marzo alla Stazione di Palermo. A rispondere all’appello delle associazioni, come Anirbas e Sant’Egidio, è stato il frate minore Loris D’Alessandro, che ha raccontato al Giornale di Sicilia di avere incontrato questa famiglia nella notte di sabato 14 marzo e di aver concordato con l’unità Emergenze sociali di Palermo l’ospitalità nel convento. I cinque vivono in autoisolamento. Ma qualcuno, in paese, teme che queste persone possano aver contratto il Coronavirus. Il sindaco Giovanni Battista Meli, domenica scorsa, ha consegnato al frate una ordinanza in cui gli intima di non accogliere non residenti nel territorio comunale. Poi sui social si è sfogato, ha chiarito che non usciranno da lì prima di aver effettuato i tamponi e ha minacciato denunce. «È stata disattesa la mia ordinanza che prevedeva di avvertire sindaco e forze dell’ordine in caso di arrivo di persone da fuori Sicilia – attacca Meli – Il Comune di Palermo ha ritenuto di mandare il 12 marzo, come risulta dai documenti, persone che potevano essere positive nel mio Comune senza alcun preavviso, inviando una semplice pec il 14 marzo, che abbiamo visto lunedì 16, come se potesse essere liberatoria per quello che stavano facendo. Queste persone non hanno avvisato né il Comune, né i carabinieri, né hanno compilato la scheda regionale. Siamo stati noi a contattarli. La famiglia andava aiutata in maniera diversa, dimostrando senso di responsabilità».