L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla fatica del Palermo con le piccole.
Mura amiche, ma fino a un certo punto. Se la classifica del Palermo è fatta prevalentemente di punti raccolti al Barbera, è altrettanto vero che i successi sono quasi tutti arrivati contro squadre che occupano la colonna sinistra della graduatoria: un aspetto che rende l’idea di come il potenziale dei rosa sia spesso rimasto inespresso, soprattutto con avversarie sulla carta più deboli.
Il trittico conclusivo di partite casalinghe sarà contro le ultime della classe: se il trend negativo non verrà invertito, Brunori e compagni guarderanno i play-off in televisione. Il rischio di essere riassorbiti nella lotta salvezza al momento è remoto, ma per avere la (quasi) certezza di rimanervi lontano servirà battere il Benevento, anche per dare uno scossone alla classifica e un messaggio rassicurante alla tifoseria.
Le numerose occasioni perse stanno infatti progressivamente insinuando nella piazza, che comunque non ha mai smesso di riempire gli spalti e sabato punta di nuovo a quota 20 mila, il dubbio di come sarebbe andata se il Palermo avesse rispettato i pronostici con le «piccole»: i punti raccolti al Barbera in 16 partite sono 27 sui 48 disponibili: con almeno una quindicina in più i rosa, che negli ultimi vent’anni (al netto di qualche eccezione) hanno reso il proprio stadio un fortino difficile da espugnare, avrebbero potuto giocarsi il secondo posto con Genoa e Bari e non l’ottavo con altre quattro o cinque.