Gds: “Addio a Schillaci. Rinaudo: «Persona di poche parole, ma con un cuore grande»”

L’edizione odierna de il “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle parole dell’ex calciatore e dirigente rosanero Rinaudo sulla scomparsa di Schillaci.

Leandro Rinaudo, ex calciatore del Palermo e della Juventus, non ha mai giocato con Totò Schillaci e, essendo molto giovane durante i Mondiali del 1990, non ricorda molto di quegli eventi. Tuttavia, come tanti ragazzi della sua generazione, Rinaudo è cresciuto sentendo parlare di Schillaci per le strade del suo quartiere, la Kalsa, e per lui, come per molti, Schillaci rappresentava un sogno da inseguire, un simbolo per tutta la città di Palermo. Anche ora, da ex giocatore della Juventus, condivide con Schillaci il legame con la maglia bianconera, ma è il suo legame con la città e la Nazionale che ha segnato di più la carriera e la vita del campione palermitano.

Quali sono le sue sensazioni riguardo alla scomparsa di Totò Schillaci, da palermitano e da sportivo?

“È sicuramente un momento triste per tutta la città di Palermo, per l’intero calcio italiano e soprattutto per la gente, per noi palermitani. Totò è stato un simbolo, un campione e una persona eccezionale. Oggi sono qui per portare il mio rispetto e la mia vicinanza a lui e alla sua famiglia. Ci tenevo particolarmente a essere presente alla camera ardente per dargli l’ultimo saluto. Se lo merita, davvero.”

Qual è il suo ricordo personale di Totò Schillaci?

“Ci siamo incontrati più volte, e abbiamo avuto modo di confrontarci e parlare di tante cose. Spesso ci incrociavamo durante partite di beneficenza, organizzate da Salvo Ficarra. Totò era una persona semplice, di poche parole, ma con un cuore enorme. Ha dimostrato la sua grandezza, dentro e fuori dal campo, per tutta la sua vita. È davvero un peccato, ed è un momento triste per tutti noi. Il mio ricordo, come quello di tanti altri, rimane legato ai suoi Mondiali del 1990. Ha rappresentato con orgoglio la nostra città, partendo da origini umili, e ci ha reso tutti incredibilmente fieri di lui.”

Rinaudo sottolinea come Schillaci sia stato non solo un simbolo calcistico, ma anche una fonte di ispirazione per molti giovani palermitani che vedevano in lui la possibilità di realizzare i propri sogni, partendo dal nulla e arrivando al successo internazionale.