L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla vicenda di un cane impiccato a Carini.
«Chiunque abbia visto parli». È l’appello lanciato dal comandante della polizia municipale di Carini, Marco Venuti, dopo il ritrovamento di un cane impiccato con un cappio a un albero in un fondo di proprietà privata, in via Monti Sibillini. I vigili urbani sono arrivati sul luogo dopo una segnalazione. Per i rilievi è intervenuto pure il personale veterinario dell’azienda sanitaria provinciale.
Il nuovo episodio di violenza sugli animali si è consumato su un meticcio di grossa taglia, di circa 50 chili. Probabilmente era già morto da più di una settimana. Intanto, sono state avviate le indagini: si cercano eventuali telecamere di videosorveglianza che possano fornire indizi utili all’identificazione del responsabile. Si confida anche nella collaborazione di chi ha visto.
«I crimini contro gli animali – aggiunge Venuti – vanno trattati per quelli che sono, gravi reati. Ormai da anni, peraltro, la letteratura scientifica criminologica ha evidenziato la stretta correlazione tra gli abusi su animali e pericolosità dei rei, anche nei confronti delle persone, tant’è che è stato coniato il termine link, che indica la stretta correlazione fra maltrattamento e uccisione di animali, violenza interpersonale e ogni altra condotta deviante, antisociale e criminale».