In una lunga intervista rilasciata da Alessandro Gazzi ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” il centrocampista rosanero si racconta dentro e fuori il terreno di gioco. Ecco le sue parole: «Direi che sono un introverso. Ho il blog da circa un paio d’anni e in questo periodo ho effettuato un percorso che mi ha fatto scoprire questo canale comunicativo. Avevo letto del concetto di flusso e attraverso questa idea ho cominciato a frequentare una psicologa di Torino che studiava questi temi. Ho fatto un lavoro con lei sulla concentrazione che riguardava essenzialmente il campo, poi ha cominciato a stimolarmi sullo scrivere trovandomi delle qualità e così è nato il blog. Racconto spesso di calcio per far capire cosa può passare nella testa di un atleta durante una partita. Trovo sia una cosa che mi completi. Nel calcio sono un uomo di sudore, fatica, equilibrio, non un fantasista, e così quella creatività che mi manca cerco di esprimerla in maniera diversa. Le mie passioni in fondo mi aiutano. Tra l’altro, ho studiato un paio d’anni al Dams (Dipartimento di Arte, Musica e Spettacolo) e mi piacciono libri, cinema, musica. Ecco, su questo mi sento particolare. Diciamo che nello spogliatoio a volte sono un po’ assente, ma rispetto a quando avevo vent’anni sono migliorato e sto cercando di far crescere le mie abilità sociali, perché il mio carattere può essere sia un pregio che un limite. Anzi, più spesso è un limite».