Attraverso le colonne de “La Gazzetta dello Sport” Alessandro Gazzi si racconta: «Come tutti i bambini sognavo di fare il calciatore, però non ho mai dimenticato ciò che mi disse mio padre, quando avevo 78 anni: “Guarda che solo uno su 6000 arriva a fare davvero il calciatore”. Io quell’esempio me lo sono sempre portato dentro, immaginandomi di essere negli altri 5999. Così ho sempre pensato che a un certo punto la selezione sarebbe stata talmente forte che mi avrebbe impedito di diventare un giocatore di Serie A e avrei cominciato a fare anche altro».