Gazzettino di Venezia: “Caos maglie, il Venezia resta nudo”
L’edizione odierna de “Il Gazzettino di Venezia” si sofferma sul caos maglie in quel di Venezia con il club sconfitto nella battaglia con il regolamento.
A nulla è servito l’estremo tentativo operato dal club di Duncan Niederauer nelle partite contro Spezia e Milan, domani infatti nel posticipo del sesto turno al Penzo contro il Torino lo stemma societario sparirà nuovamente dal petto.
L’oggetto del contendere è ormai noto e, prescinde del tutto dalla pesante bocciatura delle maglie in primis la home oro-nera già sancita in avvio di stagione dai gruppi ultras per questioni identitarie: «Come osservato da molti il Venezia Fc ha disputato le prime tre partite senza il proprio stemma sulle maglie gara in occasione delle partite ufficiali la nota dal sapore di resa pubblicata ieri mattina sul sito del club da viale Ancona modificando il design originale delle stesse, come richiesto dalla Lega Serie A con riferimento all’articolo 5, comma 1, del Regolamento Divise da Gioco. Con questo regolamento la Lega ha posto il limite di un solo stemma della società, ed ha interpretato come tale lo script Venezia che appare sul petto della nostra maglia».
Da qui la ricerca di un escamotage, respinto tanto sulla divisa nera indossata contro lo Spezia, quanto sulla terza azzurrina fatta esordire a San Siro per sfidare il Milan. «Nelle ultime due gare ufficiali il Venezia Fc prosegue la nota , nel tentativo di sottolineare che lo script Venezia è un riferimento alla città piuttosto che al club, ha inserito all’interno dello stesso il logo Venezia 1600 per celebrare il 1600. anniversario della città, reintroducendo lo stemma del club. La soluzione individuata è stata sfortunatamente considerata dalla Lega non in linea con il regolamento, pertanto rimuoveremo nuovamente il logo del club dalle maglie gara, al fine di evitare potenziali violazioni del regolamento».