«Sono convinto che se riprendiamo a marciare con una certa continuità possiamo giocarcela con tutti e combinare qualcosa in più della salvezza»: così diceva Ernesto Torregrossa dopo la vittoria di Perugia del 22 febbraio, quando ancora al Trapani mancavano 14 punti per raggiungere i 50 della salvezza – si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” -. E aveva ragione, perché da quella vittoria al Curi in poi ci sono stati 12 risultati utili e 8 vittorie nelle ultime 8 partite con annesso terzo posto e la A sognata dai tifosi. Torregrossa preferisce restare umile, al pari dei suoi compagni, decisi però a non fermarsi. D’altro canto, dopo aver messo sotto nell’ultimo periodo squadre sulla carta molto più forti e blasonate, le prossime avversarie non fanno paura. A cominciare dal Novara, di scena domani al Provinciale e che all’andata piegò i granata per 41: «Quella sconfitta ci è rimasta in gola e vogliamo riscattarci – dice l’attaccante di San Cataldo –. Noi rispettiamo tutte le avversarie e le affrontiamo alla stessa maniera, cercando di imporre il nostro gioco, soprattutto in casa dove abbiamo l’aiuto dei nostri tifosi». Avversario difficile il Novara, una delle concorrenti dirette nella lotta playoff: «Il loro punto di forza è l’attacco con i vari Evacuo, Gonzales e Galabinov. Noi cercheremo di limitarli e di giocare alla nostra maniera».
CONTRIBUTO – Torregrossa non ha potuto dare un grosso contributo alla straordinaria scalata del Trapani. Proprio dopo la gara di Perugia, infatti, è stato vittima di un infortunio muscolare, simile a quello sofferto all’andata, che lo ha tenuto fermo per diverse settimane. Adesso è guarito e nelle ultime due partite si è rivisto in campo anche se per pochi minuti: «Una stagione davvero travagliata la mia. Adesso però spero di dare il mio contributo alla squadra per continuare ad alimentare così i nostri sogni»