L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo e su Corini che ora può vantare di tante scelte per ogni ruolo.
Non è più il tempo del posto fisso. Se negli ultimi mesi il Palermo ha vissuto su un undici titolare abbastanza costante e costruito per creare una base che desse concretezza, adesso il campo si è allargato. Il mercato di gennaio è stato fodero di innesti che hanno esteso le possibilità dl scelta e chi vuole giocare adesso non ha più le certezze di prima. Tranne qualche caso, Brunori su tutti per esempio, oppure Gomes. Verre e Nedelcearu, ci sarà da sgomitare per una maglia da titolare.
E per alcuni ruoli sarà una sorta di lotta per la sopravvivenza, perché le alternative sono tante. Abbiamo detto di Verre che, eurogol con il Frosinone a parte, con due presenze da titolare ha legittimato l’importanza della sua collocazione tattica e il motivo per cui è stato preso, ma il di scorso si può estendere anche a Turino. Graves e Masciangelo il quale prima o poi attirerà l’attenzione di Corini. Del resto, era quello che aveva chiesto il tecnico: aumentare il novero di chi potesse giocare dall’Inizio allargando a 16 giocatori il ventaglio di scelta tra l’Inizio della gara e i cambi in corso.
Ecco quindi che in alcuni ruoli si apre un vero e proprio gioco delle coppie. Non c’è dubbio che, dopo la prestazione di sabato con la capolista, Graves entri di diritto in lizza per una maglia con Mateju, dando per scontato che Nedelcearu recuperi in tempo, come sembra avverrà per la sfida di Bolzano con il Sudtirol, in caso contrario, per il danese si apre un posto in mero alla difesa. Con Verre che appare già essenziale per gli schemi offensivi di Corini e Gomes sempre più indispensabile nel ruolo di play la concorrenza si concentra sul centro sinistra dove si alza Inevitabilmente la competizione tra Saric e Segre per una maglia e questo sarà il “leit-motiv” di tutta la settimana. Lo scenario si allarga anche al re arto avanzato nel quale attorno a Brunori si può aprire un balletto delle punte niente male. Tutino ha rotto la stabilità di un tridente in cui Valente e Di Mariano avevano una possibilità di rotazione solamente gara in corso con Soleri e Vido. Se l’ex attaccante del Parma crescerà di rendimento. Il primo a poterne pagare le spese potrebbe essere proprio Di Mariano. Lo schieramento iniziale visto nel match con il Frosinone è già stato indicativo in questo senso.