Quindici punti in dieci partite, gli stessi ottenuti dai biancorossi. Quella di domani sera tra Carpi e Palermo può essere considerata una partita di alta classifica. Anche se vista la classifica cortissima dell’attuale serie B resta abbastanza complicato individuare quali possano o non possano essere definiti scontri di cartello. Fatto sta che i rosanero si presentano al “Cabassi” in una situazione abbastanza delicata. Sabato, infatti, è arrivata la prima sconfitta di questo campionato, un ko interno contro il Novara che ha fatto storcere il naso a molti tifosi e addetti ai lavori. La voce fuori dal coro è arrivata, a sorpresa, dal presidentissimo Maurizio Zamparini. Proprio il vulcanico imprenditore veneto che, tra l’altro, nel campionato di serie A aveva incrociato le sue “armi”, pure fuori dal campo, con il Carpi di patron Stefano Bonacini. Ebbene Zamparini, intervistato dalla stampa siciliana, ha così dichiarato: «La fiducia in mister Tedino è assolutamente totale. Nel calcio si vince e si perde, è uno sport d’altra parte. Anzi aggiungo che la mia fiducia è per tutta la squadra che contro il Novara ha dovuto fare i conti con parecchie assenze. Ci sono mancati gli equilibri, ma può starci». Quindi due battute pure sulla gara da giocare domani sera contro i biancorossi di Calabro: «A Carpi per vincere». E proprio il tecnico Tedino dovrà valutare la condizione di alcuni suoi giocatori. In particolare di Bellusci e Aleesami che hanno dato forfait nel pomeriggio di sabato. Nessuno dei due sarà della gara contro il Carpi. Da decifrare, poi, ci sarà la condizione del portiere Posavec che non è al meglio della forma ma che ieri si è allenato col gruppo (al suo posto sempre pronto Pomini). Assente anche l’attaccante ungherese Balogh che sarà pronto per i primi di novembre. Il reparto avanzato rosanero formato da Trajkovski e Nestorovski resta comunque temibile. Ovviamente della partita il grande ex Aljaz Struna che col Novara è stato schierato centrale al fianco di Cionek. Questo quanto si legge sull’edizione odierna della “Gazzetta di Modena”