Gazzetta di Modena: “Carpi, un esame da grande a Palermo”

“Mister Calabro vuole un Carpi camaleontico e per farlo, se tutto andrà come deve, schiererà oggi la sua 29a formazione diversa in 31 partite: «Dobbiamo essere bravi a cambiare identità a partita in corso – ha detto il tecnico – perché il Palermo farà di tutto per vincere la partita. Se non la sbloccheranno in un modo, proveranno a farlo cambiando sistema di gioco e noi dobbiamo essere bravi ad adattarci per limitare il loro potenziale». L’allenatore non si fida neppure delle tante assenze in casa siciliana: «Non vedo molte differenze tra chi scenderà in campo e i titolari. Hanno giocatori di quantità, qualità, possono giocare con moduli diversi e hanno un potenziale importante davanti. A prescindere dalle assenze, è una squadra fortissima». Per rispettare la tradizionale imbattibilità biancorossa  del “Barbera” ci vorrà il miglior Carpi. Tale dovrà essere anche se privo di Mbakogu: «Jerry non è a disposizione e sappiamo quanto è importante per noi, ma facciamo di necessità virtù. Abbiamo trovato una soluzione che può sembrare difensiva ma ha tolto incombenze tattiche ai centrocampisti che possono essere più propositivi e cercare spazio in avanti ». Così sono arrivati sei punti in due partite. Questa volta, però, si dovrà fare i conti anche con le condizioni di Sabbione, uscito malconcio dalla sfida con la Pro Vercelli. A contendergli la posizione chiave alle spalle della punta dovrebbe essere Jelenic. Non sarà l’unica novità dell’undici, visto che Calabro intende gestire i prossimi appuntamenti di campionato, racchiusi in un fazzoletto: «Penso che sia strategicamente intelligente pensare alle tre partite che dobbiamo affrontare in una settimana. Il ché non vuol dire sottovalutare la gara di Palermo, anzi. Dovremo chiedere una mano a tutti i componenti della squadra».Tra questi anche Nzola, candidato a una maglia da titolare che lo farebbe passare dalla polvere all’altare nel giro di pochi giorni: «Si è allenato bene in settimana. L’anno scorso era l’unico con determinate caratteristiche. Quest’anno non è così, e deve fare uno step in più per diventare giocatore vero. Ma è normale trovare difficoltà nel percorso. Le sue potenzialità sono enormi». All’andata, la sfida tra debuttanti in categoria se la aggiudicò Tedino: «Posso solo fargli i complimenti perché tenere la panchina a Palermo per tanto tempo vuol dire aver dato un timbro, inteso come spessore umano, all’ambiente. E’ difficile essere debuttanti, ma a Carpi è più semplice perché hai una mano da tutti e c’è uno staff consolidato. A Palermo, con l’obbligo di vincere e andare in Serie A è più complicato»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta di Modena”.

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Redazione Ilovepalermocalcio