Gazzetta di Modena: “Al Mapei arriva il Palermo del tecnico esonerato a febbraio: «Il Sassuolo andrà in A, ma non partiamo battuti»”

Il Mapei Stadium si appresta a ospitare una delle partite più critiche della stagione per il Palermo. Alessio Dionisi, il cui destino sembra pendere ad ogni partita, si trova di nuovo sotto i riflettori in un momento decisivo. Nonostante i rosanero si trovino al nono posto con soli 21 punti dopo 17 giornate, la speranza di riscatto è ancora viva, seppur appesa a un filo. Il confronto diretto contro il Sassuolo, una squadra che non mostra segni di rallentamento, si prospetta come un vero banco di prova sia per la squadra che per il suo allenatore. In questo contesto teso, Valentina Spezzani de “La Gazzetta di Modena” ci offre un’analisi approfondita sulla situazione attuale del Palermo, esplorando le difficoltà interne, le aspettative mancate e la pressione che continua a costruirsi intorno al tecnico e ai suoi giocatori. Dionisi, con la sua tenacia e determinazione, promette di non arrendersi alle avversità, cercando di guidare la sua squadra fuori dalla tempesta. Questo articolo esplora le dinamiche di una squadra in cerca di redenzione, con il peso di ogni partita che potrebbe definire il futuro di un allenatore sempre più al centro dell’attenzione.

I numeri dei rosanero sono decisamente al di sotto delle aspettative, ad inizio stagione la squadra siciliana era data per una delle pretendenti ai primi tre posti, invece dopo 17 giornate i punti sono solo 21 e non bastano nemmeno per piazzarsi nella zona playoff. La classifica è complicata, nono posto, ma la situazione è completamente recuperabile, visto che la Cremonese, quarta, dista appena 4 lunghezze; il ritmo di Sassuolo, Pisa e Spezia al momento non è contenibile. Quello che resta da capire è se a tentare di raddrizzare la barca del Palermo sarà Dionisi o se la società sceglierà un altro condottiero. Il diretto interessato, dopo la sconfitta interna di domenica con Catanzaro (2-1), successiva a quella in casa della Carrarese (1-0), ha parlato apertamente del momento dei suoi: «Sono il primo responsabile, anche se più di allenare non posso fare. Sto facendo il massimo per ma evidentemente non basta – ha detto l’ex tecnico neroverd – Non penso di dimettermi, sarebbe fuggire dalle proprie responsabilità e per me sarebbe assurdo. Io ci metto la faccia, di più non posso fare: non volto le spalle alle difficoltà, le affronto».

L’ambiente non è esattamente come quello di Sassuolo, la contestazione da parte dei tifosi è piuttosto accesa, sia nei confronti dell’allenatore che del direttore De Sanctis: «Io ho la sensazione che la squadra sia viva – le parole di Dionisi –. Il clima è un po’ particolare, lo sappiamo, l’atmosfera non è semplice ma è colpa nostra. Abbiamo i mezzi per fare meglio, dobbiamo sicuramente stare dentro alle posizioni playoff. Il momento dice che le cose non stanno andando bene, ecco perché proseguiremo il ritiro, lo facciamo per riflettere tutti insieme, siamo qui per trovare soluzione non colpevoli». Le soluzioni devono arrivare in fretta però perché, scherzo crudele del destino, la partita chiave per il futuro del tecnico – che a Sassuolo era stato esonerato a fine febbraio – potrebbe essere proprio quella di sabato in casa dei neroverdi. Mica facile, considerando che squadra di Grosso si procede a tutto gas e non perde dal 31 agosto: «La partita col Sassuolo sembra una missione impossibile per tutti – aggiunge Dionisi – e una squadra che viaggia a regimi loro hanno fatto 40 punti, noi 21. Hanno giocatori di Serie A nella rosa, e una squadra destinata a tornare nella massima categoria. Ma noi non partiamo battuti. Dobbiamo ripartire con carattere e non guardando a quello che è successo col Catanzaro, il meglio, dobbiamo prendere da lì i lati positivi e negativi cercando di migliorare questi ultimi. Se questa prestazione non è servita per vincere col Catanzaro, non basterà per far punti col Sassuolo».