Gazzetta dello Sport: “Zeman: «Palermo, che sbaglio prendere De Zerbi»”

“«De Zerbi è stato un errore per il Palermo». E’ categorico Zdenek Zeman. In Sicilia per ritirare a Vittoria il premio alla carriera. È diretto, il tecnico boemo, arrivato in Sicilia 47 anni fa sulle orme dello zio Cesto Vycpalek per spiegare la crisi del Palermo. «De Zerbi è stato un errore ­ insiste l’ex tecnico di Roma e Lazio ­ perché non aveva alcuna esperienza su una panchina di A. Anche a Foggia era stato licenziato. Con un campionato così stellare non si può improvvisare. Corini? Non ha una grande esperienza neanche lui, ha il vantaggio di conoscere Palermo e l’ambiente perché ha giocato». TERNO AL LOTTO Il Palermo rischia fortemente la retrocessione. Zeman lo dice senza tanti giri di parole. «Per me vi sono quattro squadre che corrono seri rischi. Tra Empoli, Pescara, Crotone e Palermo se ne salva solo una. Attualmente il Palermo è quella che sta peggio di tutte, troppe sette sconfitte di fila. Anche se la reazione con Corini c’è stata, ma senza una vittoria sul Chievo tutto si complica». SOFFERENZA Sta alla finestra dopo l’esperienza di Lugano. E soffre a stare lontano dai campi di calcio. E lo confessa quando sale sul palco del Vittoria Colonna per ricevere la canonica statuetta degli Oscar. «Mi piace tanto il calcio, al momento sto fuori, vorrei ricominciare subito. Io fatto sempre calcio, mi dà emozioni e le trasmette. In Sicilia non è una stagione felice. Il Palermo in A è ultimo, in Lega Pro le siciliane non sono protagoniste, qualcuna pure arranca. Il Catania dopo il tifone che l’ha travolto prova a riprendersi, il Messina stenta. E’ venuto meno anche il calore dei tifosi che una volta era il valore aggiunto, non ci sono dirigenti appassionati. Il calcio è  cambiato perché è finito in mano alle grandi multinazionali, non c’è più passione. La Sicilia avverte il contraccolpo». Il più bel complimento sul palco — prima che riceva il premio dalle mani di uno degli organizzatori, Fabio Prelati ­, glielo fa l’arbitro degli arbitri, Paolo Casarin: «Zeman ha la mia stessa età, non l’ho conosciuto prima di stasera, ma è potenzialmente un mio amico…». Un’attestazione di stima per le sue battaglie contro il doping e Calciopoli ma anche per il bel gioco. Mentre Damiano Tommasi, suo “allievo” alla Roma, ora presidente dell’Assocalciatori non cerca l’iperbole ma sottolinea la sua stima: «Un grande, il miglior allenatore che ho avuto». Lui ora non ha una panchina, ma uno Zeman c’è sempre. Il figlio Karel allena la Reggina. Sabato ha visto Reggina­Foggia. «Non ha una grande squadra, il Foggia è nettamente superiore e il pareggio è stato un buon risultato. Karel? Lui dice che è più bravo di me. E’ venuto sempre dietro di me, qualcosa ha appreso. Ma lo deve dimostrare. Io? Qualcosa ho fatto e vinto. Ora tocca a lui»”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.