Gazzetta dello Sport: “Zeman dimesso, i medici: «Riposo e basta sigarette»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Zeman, dimesso dall’ospedale dopo il malore dei giorno scorsi.
Zdenek Zeman è tornato a casa. Il boemo, 76 anni, è stato dimesso ieri dalla casa di cura Pierangeli di Pescara, dove era ricoverato da martedì mattina in seguito al malore che l’aveva colpito mentre dirigeva un allenamento dei biancoazzurri a Montesilvano. Dopo aver percepito uno strano tremolio alle gambe mentre si trovava in spogliatoio, in campo Zeman aveva avvertito un forte mal di testa e aveva iniziato a parlare a fatica, sintomi che avevano fatto scattare l’allarme. Portato subito in ospedale, era emersa una forma di ischemia transitoria. La diagnosi è stata confermata dal successivo giro di analisi.
Riposo Insieme alle dimissioni, i medici hanno dato a Zeman delle indicazioni ben chiare. La prima è quella di osservare alcuni giorni di stretto riposo. Non tornerà subito in campo e non seguirà il Pescara nella trasferta di domani ad Ancona (ore 20.45): la squadra sarà affidata al viceallenatore, Giovanni Bucaro, al boemo è stato concesso di andare a salutare la squadra prima della partenza. Per la partita successiva, sabato 23 dicembre alle 20.45 all’Adriatico contro la Fermana, si spera di vedere Zeman allo stadio, ma seduto in tribuna.
Per quanto il decorso sia stato positivo, infatti, il tecnico avrà bisogno di una ripresa lenta e graduale e di una verifica costante delle sue condizioni. Per il ritorno ufficiale alla direzione degli allenamenti e sulla panchina del Pescara si fa l’ipotesi dell’inizio del nuovo anno: il primo impegno dei biancoazzurri nel 2024 è fissato per il 7 gennaio ad Alessandria contro la Juventus Next Gen, ma non è affatto detto che quel giorno Zeman guiderà la squadra: i miglioramenti della salute del tecnico andranno monitorati giorno per giorno. Smettere Oltre al riposo, i medici hanno “vivamente” consigliato a Zdenek Zeman di abbandonare le sigarette. Forse la sfida più grande, ma anche quella che potrebbe regalargli il bene più prezioso.